Riduzione dell'affitto: le cinque regole per il deposito bancario dei compensi dei locatori

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Di Alkis Kofos, collaboratore fiscale dell'Ufficio informazioni di POMIDA

Il problema più grave che continua a ostacolare il completamento del processo di dichiarazione e riscossione dell'indennizzo per un gran numero di affittuari di immobili dalla riduzione dell'affitto in corso è quello relativo all'impossibilità di depositare gli importi dell'indennizzo nei loro conti bancari. Una parte significativa del mancato completamento della procedura di risarcimento è dovuta non tanto all'assenza di un conto bancario registrato dei beneficiari in TAXISNET, ma soprattutto al mancato rispetto delle norme che regolano il tipo e lo stato di questi conti, per cui non è possibile il trasferimento e il deposito automatico degli importi del risarcimento da parte del meccanismo di pagamento dell'AADE.

Queste regole, non molto conosciute, sono contenute principalmente nella circolare POL 1140/2006 e la sua modifica 1019/31-1-2020 del Ministero delle Finanze, e sono:

1. Chi ha diritto a ricevere un indennizzo dovuto alla riduzione del canone di locazione di un immobile deve comunicare all'AADE, anche se in ritardo, il proprio conto corrente bancario al fine di ricevere l'importo a cui ha diritto. In particolare, l'IBAN completo del conto di deposito deve essere inserito nella pagina del beneficiario in TAXISNET, nella colonna di sinistra "My Taxis Net" e nella finestra "Dichiarazione del conto - IBAN".

2. Quest'ultima POL 1019/20 afferma esplicitamente che "Nel caso di un conto congiunto, questo conto può essere dichiarato da un massimo di due beneficiari". Pertanto, in base a questa disposizione, non è possibile depositare denaro in conti congiunti con più di due beneficiari, anche se il nome del beneficiario della compensazione è il primo.

3. Il nome del locatore-richiedente può essere il primo o il secondo nel conto bancario dichiarato.

4. Il conto deve essere aperto in una qualsiasi banca greca, con un IBAN a partire da GR. Il deposito in una banca estera non sembra essere previsto, né è stato testato se possa funzionare in pratica.

5. Il conto registrato deve essere attivo e non deve essere contrassegnato come "inattivo". Sarà classificato come inattivo quando per 24 mesi consecutivi non saranno state effettuate transazioni con addebito diretto sul conto del beneficiario. I conti di deposito a termine non sono classificati come inattivi. Se esiste un conto ma è già stato classificato come dormiente, è necessario presentare una domanda alla Banca e aggiornare i dati dei depositanti.

Il rispetto di tutte le regole di cui sopra è quindi assolutamente indispensabile per la riscossione dei compensi dei proprietari che POMIDA, con i suoi continui sforzi, è riuscita ad ottenere e che sono addirittura esenti da imposte e non confiscati dalla legge!

Fonte: POMIDA

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